Elachem Vigevano – Riso Scotti Pavia 84-62 (19-21, 19-16, 26-11, 20-14)
Elachem: Benites 21 (0/2, 7/10), Peroni 12 (0/1, 4/12), D’Alessandro 8 (4/8, 0/1), Laudoni 16 (5/9, 1/3), Strautmanis 8 (3/6, 0/1); Rossi 4 (2/2, 0/2), Ragagnin 9 (3/4, 1/2), Broglia 4 (2/4), Tagliavini 2 (1/1), Spaccasassi. Ne: Mercante, All. Piazza
Riso Scotti: Oboe 8 (1/3, 2/4), Giampieri 3 (0/1, 1/4), Bedini 5 (1/4, 1/3), Coviello 8 (3/5, 0/4), De Gregori 5 (2/3); Gallizzi 7 (2/6, 1/2), Potì 10 (2/2, 2/4), Abega 10 (1/2, 2/2), Cocco 6 (2/4), Trovarelli (0/1 da 3p). All. Mazzetti
Arbitri: Di Gennaro e Spinelli di Roma
Primo tempo: 38-37. Tiri liberi: Elachem 5/8, Riso Scotti 7/12. Rimbalzi: Elachem 37 (off. 9, D’Alessandro 12), Riso Scotti 30 (off. 5, Cocco 9). Cinque falli: nessuno. Espulso: De Gregori. Punti dalla panchina: Elachem 19, Riso Scotti 33. Massimo vantaggio: Elachem +27 (78-51), Riso Scotti +6 (28-34).
Dura solo due quarti la versione garibaldina della Riso Scotti, capace di fare match pari con la capolista, di fronte ad un PalaBasletta pieno e caldo come nei giorni migliori. Mazzetti tiene in scacco Vigevano grazie alla prestazione di buona sostanza delle sue seconde linee e a quintetti ribassati e molto dinamici. Poi, appena torna ad assetti più canonici e con maggiore esperienza, le risposte sono balbettanti e la barca affonda. Vigevano approccia il terzo periodo con gli occhi di tigre. Pavia non regge l’innalzamento dell’impatto fisico. L’Elachem parte a difendere come se si fosse ad un playoff e spara una raffica perimetrale che scava il solco, attizza il palazzo ed esalta i tanti giocatori di carattere in squadra. Laudoni e Peroni arrivano in supporto dello scatenato Benites e la truppa di Piazza fa ciao andando a mettere le mani sul match con un quarto d’anticipo. Film già visto, Vigevano si dimostra test troppo selettivo.
CRONACA- Quintetti annunciati, unica variazione sul tema Benites per Rossi (tocco magico di Piazza, che altro dire, visto che l’ex-San Miniato produrrà una partita da 21 col 70% da tre…). De Gregori in semigancio risponde a Strautmanis, Bedini in arco dice primo sorpasso (4-5 dopo 3′), la fisicità ducale si fa sentire soprattutto con Strautmanis che parte tonico. Oboe va al ferro e la Scotti sceglie di intasare l’area. Ancora il regista veneto invita De Gregori alla soluzione di volo: canestro e fallo per il 6-10 del 4’30”. Benites trova la tripla dal palleggio per il cambio di vantaggio (11-10), secondo fallo in attacco per De Gregori ed è subito Cocco. Ancora Benites colpisce pesante per il 14-12 e poi si ripete per il 17-12 (7′) facendo esplodere il Basletta (9 con 3/3 per lui). Dentro Potì e Gallizzi, Abega trova il primo tracciante di giornata (17-15, 8′). Già quattro le perse pavesi ma il branco ha faccia tosta e sta in scia (19-16, 9′), con Gallizzi che trova prima la penetrazione centrale e poi, sulla sirena, la tripla dal tavolo degli ufficiali di campo per il rocambolesco 19-21 del 10′. Cocco attacca con coraggio e ne mette due in faccia a Broglia (21-23), Mazzetti ha buone risposte dal quintetto mignon, con Cocco pescato da Bedini che schiaccia in solitudine per il 23-25 del 12′. Benites prosegue nel percorso netto in arco per la parità ma la banda bassotti di Mazzetti apre benissimo il campo e attacca il ferro con continuità, punendo Vigevano in penetrazione con Gallizzi e in transizione con Potì (28-32, 15′ per il minuto di Piazza). Tornano Coviello e Giampieri (28-34), Mazzetti ruota per tenere alta l’intensità, Bedini incappa nel terzo per cercare di arginare la fisicità di Laudoni (33-34, 18′). L’ex-Bernareggio entra in pressione e firma il sorpasso (38-34 con la tripla di Peroni). Il ritorno dei senatori non ha giovato alla Riso Scotti (10-0 il parziale, con Mazzetti costretto al time out). Potì ricciola e spara in arco per chiudere l’emorragia ed arrivare alla sosta lunga con svantaggio minimo (38-37). Fin qui niente da dire: i cambi hanno approcciato con coraggio e produttività, se i big si dessero una scossa si potrebbe cullare qualche sogno di gloria. L’illusione dura lo spazio dell’intervallo, poi ci svegliamo con la tachicardia. 5-0 interno con Strautmanis e Peroni da tre (43-37), Bedini prende un colpo alla coscia e rientra Potì con Vigevano che sta difendendo molto forte. Terzo per De Gregori, Giampieri si perde ancora Peroni e arriva l’8-0 per il time out Omnia (46-37, 22′). Si materializza il peggior incubo: Elachem fisicamente tostissima e molto settata dietro, branco che va in barca. Per De Gregori arriva una misteriosa espulsione e Peroni completa l’orgasmo ducale con la terza tripla (49-37, 24′) per l’ 11-0. Semigancio di D’Alessandro, Riso Scotti che arriva a prendere il 13-0 prima di reagire con Coviello (51-39). Match ora complicatissimo, con Peroni che fa canestro anche da casa sua (54-39, 19-2 in 5′ è la tremenda scarica che l’Elachem rovescia sui lupi). Partita che scivola via, in assoluto controllo ducale, col PalaBasletta accesso al massimo dei decibel. Lo scoramento prende il sopravvento e i ducali dilagano con un contropiede comodissimo di Rossi (64-44, 29′). Sembra il remake di tanti film già visti: forbice che in un amen diventa enorme e mattanza annunciata (64-48, 26-11 il parziale coi ducali a sparare sei triple nel quarto). La torcida eccita allo zenith gli agonisti gialloblù: Laudoni, Peroni e Benites sembrano toreri nell’arena (69-51). La frustrazione mal si combina con la precisione in esecuzione e la Scotti non trova mai fluidità, aprendosi al bombardamento ducale (76-51, 34′). Mazzetti chiama un minuto ma il clima è ormai pesante (12-3 in 5′). Vigevano, libera da ogni pressione, si dedica agli svolazzi. Oboe e Potì trovano un paio di tiri pesanti per provare a contenere le proporzioni,ma il derby finisce in archivio con un severo 84-62.
Paolo Rappoccio