Ala piccola (192 cm per 88 kg), classe 1991, leccese di Galatina, parte con la palla a spicchi proprio nella società locale, il Magic Galatina. Il suo percorso di formazione giovanile si completa in due vivai di grande tradizione come quelli di Virtus Siena e Pallacanestro Reggiana. Proprio a Reggio Emilia, Alessandro viene aggregato al roster di Legadue e fa il proprio esordio nel 2010, segnando 9 punti in 20 minuti. La stagione successiva, ancora come under, è alla Leonessa Brescia dove arriva una promozione in Legadue. Già dal campionato successivo, in B alla Fortitudo, Potì si comincia a prendere spazio (5 punti e 2.7 rimbalzi in 15 minuti di media a partita). Spola tra Dna (Latina, lo score recita 8.4 punti in 20′) e Dnb (a Orzinuovi con 9.2 in 21′ di campo), poi quattro anni a respirare aria della sua Puglia. Un biennio a Monteroni (14.7 punti e 6.8 rimbalzi il primo anno, 15 punti e 5 rimbalzi la seconda stagione), poi Bisceglie (11.4 punti e 3.7 rimbalzi) e l’approdo a Nardò (16.3 punti e 5 rimbalzi). Coach Rajola lo vuole a tutti i costi e Potì diventa uno dei giocatori-chiave nella super stagione dell’Amatori Pescara con 35 presenze e 14.2 punti di media. Il rendimento si impenna ai playoff (17.5 punti e 6.6 rimbalzi) fino alla finale in cui, contro pronostico, Pescara conquista la serie A2 a scapito di Nardò. Gli ultimi tre anni vedono Potì protagonista a Salerno (12 punti e 5 rimbalzi in 16 partite), Ancona (9.5 punti e 5.3 rimbalzi) e Pozzuoli (12.3 con 4.5 rimbalzi). Ala multidimensionale, produce punti sia dal perimetro che in penetrazione e può correre in contropiede.
