Riso Scotti Pavia – 3G Electronics Legnano 67-66 (22-11, 6-18, 13-19, 26-18)
Riso Scotti: Oboe 8 (2/5, 0/3), Giampieri 5 (2/4, 0/4), Bedini 7 (2/3, 1/2), Coviello 22 (2/4, 3/5), De Gregori 6 (2/6); Abega 5 (0/1, 1/2), Potì 2 (1/4, 0/1), Cocco 6 (3/5), Gallizzi 8 (3/6, 0/4). Ne: Lebediev, Trovarelli. All. Mazzetti
3G Electronics: Drocker 7 (2/5, 1/8), Marino 10 (2/2, 1/7), Mazzantini 9 (3/5, 1/2), Leardini 6 (0/2, 2/8), Sacchettini 14 (6/13); Casini 11 (1/3, 3/5), Terenzi 5 (1/1, 1/3), Antonietti 4 (2/5, 0/1). Ne: Cucchi, Amorelli, Nespoli. All. Eliantonio
Primo tempo: 28-29. Tiri liberi: Riso Scotti 18/21, 3G Electronics 5/5. Rimbalzi: Riso Scotti 46 (off. 10, De Gregori 10), 3G Electronics 35 (off. 7, Sacchettini e Leardini 8). Cinque falli: Leardini. Falli tecnici: Panchina Legnano, Marino. Punti dalla panchina: Riso Scotti 21, 3G Electronics 20. Massimo vantaggio: Riso Scotti +11 (22-11), 3G Electronics +12 (33-45).
Un altro finale in cui stropicciarsi gli occhi e darsi un pizzicotto: tutto vero? Sì, è tutto vero. La Riso Scotti arriva alla vittoria numero 11, assestandosi in settima piazza a due punti dal quarto posto, col 57.9% di vittorie. Lo fa con la sesta vittoria su sette partite chiuse con scarto tra uno e due punti, uno score in volata degno di un Cipollini degli anni d’oro. Lo fa recuperando un gap di 8 punti in 2′ (al 38′ la tripla di Casini aveva marchiato a fuoco un 56-64 che sembrava il tombale al match), lo fa ad una squadra che schiera Marino e Casini (due che alla voce esperienza dovrebbero spiegarla a tutti in questo campionato). Lo fa ad una squadra che avrebbe pure Sacchettini e che lo panchina (?) per gli ultimi 45” ,adeguandosi alla taglia mignon dei pavesi (e prendendo due penetrazioni da Gallizzi…). Il cuore e la garra pavesi hanno – e ci mancherebbe pure – molti meriti nel suicidio ospite: Gallizzi, dopo una partita in tono minore, torna il folletto spacca-difese, la pressione a tutto campo dei lupi scippa due palloni pesantissimi a Casini e Marino (bravissimo Coviello a raddoppiare a metà campo) e tutti i biancoazzurri hanno coraggio e nervi d’acciaio per giocare al massimo i possessi-chiave. Arriva un 11-2 che vale più di mille parole e che fa esplodere una via Treves ormai abituata al pathos finale con seguente happy end. Ancora una volta la coop pavese, accanto ad un Coviello versione totem, ha trovato la staffetta tra protagonisti diversi. Contro Legnano, oltre al buon rientro di Abega (minutaggio ancora ridottissimo ma Lio c’è), ci piace sottolineare la risposta di Daniele Cocco che, nel momento di maggiore ingolfamento offensivo, ha trovato tre canestri importanti dal pick’n’roll. Ferdi Bedini non fa più notizia: difende contro chiunque e si prende responsabilità in attacco quando la boccia scotta. Voto alto anche per lui. Pur nel contesto di una giornata non semplice (5/21 da tre) i nostri punteros hanno provato a compensare col solito spirito barricadero, facendo dimenticare i ferri ammaccati con una difesa in più, con un rimbalzo in più. Dopo un primo quarto al top a livello di esecuzioni e percentuali (22-11), era prevedibile il rientro dei Knights che si è materializzato con la sostanza di Mazzantini e l’impatto di lusso dalla panca di Casini. Un’uscita dagli spogliatoi non particolarmente felice mette Legnano in corsia di sorpasso (29-39 al 23′). Eliantonio spreme molta difesa dai suoi e blinda l’area dove Pavia non mette più piede, perdendosi in troppe palle perse (11 già all’intervallo, saranno 19 alla fine). Da fuori la scatola non si apre e gli ospiti vanno al massimo vantaggio attivando Sacchettini che diventa il signore degli anelli (33-45). Coviello, di puro mestiere, tiene la Scotti aggrappata con le unghie e coi denti (41-47, 30′). Cocco diventa un fattore in attacco, Legnano difetta in cinismo, non chiude (47-50, 33′) e c’è ancora una partita. Sempre all’inseguimento, sempre col fiatone ma non si molla. Questa squadra sembra aver mandato a memoria il discorso “dei centimetri” di Al Pacino in “Ogni maledetta Domenica”. Due assist doc di Marino mandano Terenzi alla tripla e Sacchettini alla bimane (49-57), barcolliamo ma abbiamo carattere, come Bedini che stampa la tripla frontale che vale un salvagente (54-57, 35′). Serve tenere dietro: ma Casini (5 punti) e Marino sembrano aver deciso di archiviare la pratica con i loro autografi in calce (38′, 56-64). Siamo quasi al “grazie lo stesso” ma il mix tra i prodigi della “zona Gallizzi” e i disastri combinati dai senatori legnanesi materializzano il colpo di scena. Legnano si incarta, la Riso Scotti vola. Gallizzi va al ferro, recuperiamo due palloni, difendiamo come assatanati, impedendo ai Knights (time out Eliantonio per giocare l’ultimo possesso con 10” sul cronometro) di provare l’ultimo tiro. Oboe chiude il fondo a Marino, Giampieri strappa il pallone dalle mani di Terenzi che aveva ricevuto a fatica il disperato scarico del suo playmaker. Di cuore, di rabbia, di intensità, di squadra. La vinciamo noi.
Paolo Rappoccio