Campus Varese – Riso Scotti Pavia 81-79 (20-25, 6-18, 34-14, 21-22)

Campus: Zaho 31 (6/8, 5/8), Golino (0/1), Blair 2 (0/1, 0/4), Assui 23 (6/6, 3/7), Kouassi 2 (0/2); Veronesi 7 (2/3, 1/2), Bottelli 9 (1/6, 2/6),Sorrentino 2 (1/2, 0/1), Tapparo 5 (1/2, 1/4). Ne: Macchi . All. Donati

Riso Scotti: Oboe 12 (3/6, 2/8), Abega 5 (0/1, 1/1), Giampieri 3 (0/7, 1/5),  Bedini 9 (3/6, 1/1), De Gregori 18 (8/13, 0/1); Potì 26 (7/9, 4/8), Gallizzi 6 (2/5, 0/1), Cocco. Ne: Trovarelli, Lebediev, Coviello. All. Mazzetti

Primo tempo: 26-43. Tiri liberi: Campus 11/20, Riso Scotti 6/9. Rimbalzi: Campus 37 (off.  10, Blair 12), Riso Scotti 32  (off 8, Bedini 7). Cinque falli: nessuno. 

Uno stop amarissimo. Per le implicazioni che potrebbe avere in classifica e per le modalità con cui matura. Ovviamente non ci riferiamo alla magia finale del baby boom cinese Zhao (classe 2005), che stampa lo scioccante 81-79 di chiusura ma ad un secondo tempo giocato al contrario, in cui la Riso Scotti ha mostrato il peggio di sé, facendo harakiri in un letale mix di passività, supponenza, superficialità, approssimazione. I numeri, dopo il 26-43 della sosta che sembrava prefigurare un match in potenziale controllo, sono impietosi. 34 punti subiti in un terzo quarto da vietare ai minori, 55 in totale. Dieci triple incassate, scelte offensive censurabili, scarso bilanciamento della dimensione interna/esterna dell’attacco. La partita avrebbe dovuto e potuto esser rimessa in pista con la difesa ma, la dopo la pausa, la spina dell’intensità è stata inesorabilmente staccata e, per venti lunghissimi minuti, la truppa è rimasta in modalità unplugged. Incapace di tenere una penetrazione, contemplativa sul perimetro, mai in grado di mettere in campo energia ed esperienza contro un allegro gruppo di sbarbati. L’autolesionismo visto al Campus ora rischia di costarci caro in ottica ottavo posto e, da domani, saremo, meno in grado di determinare da soli il nostro destino. Prendiamone atto e torniamo a giocare e a soffrire da squadra. Il tris di partite che manca andrà, necessariamente, interpretato in maniera diversa. Oltre che al pubblico, squadra e staff tecnico lo devono in primis a loro stessi, perché una stagione a lottare orgogliosamente sulle barricate, andando spesso oltre ai propri limiti, non può chiudersi con un finale così scialbo. 

CRONACA – Campus verdissimo, visto che marca visita Allegretti e che Virginio è aggregato alla serie A. Alla conta di Mazzetti continua a mancare capitan Coviello che avverte ancora fastidi e non viene rischiato. Dopo il 5-4 con tripla di Zhao, la Scotti piazza il primo strappo (0-9) attivando De Gregori nel pitturato (6) e colpendo con l’unica tripla di Giampieri  (5-13). Pavia va con attenzione sulle linee di passaggio del penetra e scarica varesino (3 recuperi) e De Gregori impone il fisico (7-15 al 5′ con 8 del riminese).  5 in fila di Assui riportano il campus in linea (12-15, 6′), con Bedini in arco che provvede a stoppare il serrate (12-18). Varesini sempre sfacciati: Veronesi dalla lunga scrive il 19-22. Mazzetti gira il quintetto con Potì e Cocco, la serpentina finale di Gallizzi materializza il 20-25 del primo pitstop. Al quarto tentativo, Potì si sblocca e ne mette 7 in fila  (22-34) per il minuto interno (13′). I fischietti romani si prendono indebitamente il palcoscenico con fischiate di dubbia qualità ed è ancora Potì in arco ad allungare la forbice (24-39 al 17′, 10 punti per il gunner di Galatina) coi babies che ammaccano i ferri (2/15) a ripetizione e perdono una raffica di palloni (10).  Alla sosta, il 26-43 totale e i 6 punti concessi nel secondo quarto certificano il piglio corretto con cui la banda-Mazzetti sta gestendo il viaggio al Campus. Bene così, urge proseguire su questo abbrivio. Invece… Si riapre e la premiata ditta Zhao&Assui torna a fatturare in arco, risponde Abega. Riso Scotti sfilacciata e svagata: cinque triple varesine scavano il 17-8 con cui si torna ad aver partita (25′ 46-51). I boys varesini prendono fiducia ma l’attitudine difensiva dei lupi è un invito a nozze. Assui in controfuga, Zhao fionda in arco e arriva la parità al 27′ 51-51 (25-8). I liberi di Zhao scrivono il sorpasso (53-51), Potì, unico salvabile nel naufragio del terzo quarto, impatta e Mazzetti va a zona 2-3 per provare a scuotere una squadra che ha staccato pericolosamente la spina. I tifosi pavesi al seguito sentono puzza di bruciato e provano a farsi sentire ma nessun lupo è in grado di tenere l’uno contro uno di Zaho. Bottelli allo scadere imbuca la sesta tripla (su undici sparate) del quarto per il clamoroso vantaggio interno (60-57 al 30′).  Servirebbe una reazione da squadra, almeno un pizzico di amor proprio dopo la goleada (34-14) incassata . Potì apre con la tripla della parità a quota 60 ma i ragazzini sono in gas e attaccano forte dal palleggio. Mazzetti torna alla zona pari, Bedini schiaccia il tap in del sorpasso (63-64) ma si soffre alla follia perché l’attacco non ha un briciolo di continuità e non lavora con lucidità per dar palla sotto. Assui timbra ancora in arco, Pavia continua ad avere polso debolissimo, il Campus ci mangia in testa a rimbalzo e in ogni situazione di reattività pura. Oboe imbuca pesante il sorpasso (65-68), ma non si converte un doppio recupero difensivo. Ancora il vicentino in arco, dopo magia di Zaho (70-71, 37′). Agonia continua, De Gregori si fa stoppare da Assui ma Potì va al ferro (70-73). Zaho e Assui (la difesa continua a guardare) sorpassano con due traccianti in fila (76-75). Incredibile, dobbiamo giocarcela alla roulette russa finale. L’esperienza farà la differenza, si pensa in tribuna, andremo a prenderci tiri liberi. Certo Come no… Zaho trova il canestro e fallo che gli vale il ventinovesimo punto per il 79-77 (30” ai titoli di coda). Gallizzi pesca De Gregori che impatta a meno 25” (79-79). Isolamento per il professor Zaho che porta a spasso la difesa biancoblù e a 3” dalla fine dice 81-79. Non vogliamo crederci. Oboe prova a trovare De Gregori. Palla direttamente in calcio d’angolo…Veronesi fa 0/2 in lunetta e la Riso Scotti mastica amarissimo.

Paolo Rappoccio