Dopo il derby, la Riso Scotti andrà a chiudere il ciclo terribile con una gita in riva al lago, per affrontare, sabato sera, la Paffoni sul parquet del PalaBattisti di Verbania. Squadra molto rinnovata, sia dal punto di vista tecnico che da quello “filosofico”. Dopo anni di roster grandifirme che solo in minima parte hanno portato ai risultati sperati, la dirigenza ha, infatti, deciso di condurre un restyling dal profilo meno altisonante, ringiovanendo il gruppo ed affidando le chiavi del comando ad un coach che, coi giovani, ha lavorato in maniera ottima prima nella sua Toscana (settore giovanile a Livorno ed Empoli) poi per quattro anni in cadetteria alla Sangiorgese. Dall’A2 di Nardò, dove ha fatto da vice, torna dunque in B Daniele Quilici, toscano di classe 1979.  Dopo la deludente stagione scorsa, il colpo di spugna non ha risparmiato quasi nessuno. Restano lo storico totem Balanzoni, sempre ai vertici delle statistiche e ormai un’istituzione in riva al lago, oltre al giovane play Segala, tornato a metà dello scorso anno. Il resto è tutto nuovo, si è cercato di trovare maggiore freschezza e, probabilmente, un progetto più proiettato al medio periodo, senza l’opprimente pressione di vincere subito.  Tutta nuova la coppia di playmaker. Michele Antelli (8.6 punti) e la vecchia conoscenza pavese (visto prima all’Edimes poi a Vigevano) Tommy Minoli (7.8 punti e 2.2 assist) garantiscono ritmo, intensità difensiva, rimbalzi (4.8 per Minoli, addirittura 5.6 per Antelli) e playmaking con fosforo e affidabilità. La taglia fisica non è super, i punti nelle mani non moltissimi ma a loro, dopo gli anni dei primi violini tipo Grande o Bushati si chiede di giocare per gli altri più che per se stessi. In guardia la scommessa forte è sul serbo di classe 2000 Nikola Markovic. Fisicato (197 cm), atletico, talentuoso, arriva da anni in Puglia e, per la prima volta, assaggia il girone nord con tutte le sue ruvidezze. Aveva mercato in A2, sta viaggiando a 7.2 punti in 24′ di media, aggiungendo oltre 6 rimbalzi a partita, pur con percentuali rivedibili (25% sia da due che da tre). Con lui si alterna l’under bolognese Manuele Solaroli, cresciuto nel settore giovanile delle Vu nere e già rodato a Faenza e Legnano. Anche in questo caso parliamo di un giocatore di ottima stazza fisica (195 cm), capace di attaccare il ferro con grande atletismo (7.4 punti  e 6 rimbalzi, con un clamoroso 69% da 2). In posto tre è tornato al nord, dopo una stagione a Ragusa, Andrea Picarelli, ventisei anni ma molti viaggi, dopo le giovanili all’Olimpia Milano, tra Jesi, Cagliari e Pozzuoli. Torna a lavorare con Quilici, già avuto alla Sangiorgese, sta fatturando 9.2 punti e 3 assist di media. Nello spot di ala forte ritroviamo un pezzo di cuore:  il nostro ex-capitano Marco Torgano. Per Toghi si tratta di un ritorno, visto che in maglia Paffoni aveva già giocato per coach Ghizzinardi nel 2017-18. Inutile ricordare le sue caratteristiche, le conosciamo a memoria. Quilici lo sta utilizzando molto (32.8 minuti a partita) e come ala forte, posizione ricoperta per l’ultima volta proprio nel suo primo anno pavese. Nella Paffoni attuale è chiamato ad aprire il campo col suo tiro dall’arco e a fare la chioccia ai molti giovani. Le cifre attuali dicono 9.6 punti a partita, col 34% dai 6.75, farà davvero strano vederlo in maglia Paffoni dopo le quattro stagioni in cui è stato un beniamino del tifo pavese. A presidiare il pitturato, è rimasta la bandiera Balanzoni. Ventinove anni, varesino di grande fisicità, cinque stagioni consecutive ad Omegna, è il principale riferimento offensivo della squadra (14 punti di media) che Quilici dosa in vista della lunga stagione (26′ di media sul parquet). Mancino, range di tiro non molto ampio ma sotto fa malissimo (63% da due). I liberi restano un problema (non arriva al 50%) ma rimane uno dei big men più dominanti della intera cadetteria. Il suo cambio è un lungo sempre di stazza (205 cm) ma più verticale come Leonardo Marini, ventisettenne arrivato in estate da Salerno e con lunga militanza al centro sud (Corato, Bisceglie, Montegranaro, Cesena). Completa la rotazione esterni il 2002 Lorenzo Segala, cresciuto in casa e tornato alla base dopo aver cominciato lo scorso anno a Cecina. Chiudono il roster due 2004: l’ala serba Bogunovic e l’esterno l’argentino Santiago Beyrne, arrivati da Varese. 

PAOLO RAPPOCCIO

Comunicazione Omnia Basket Pavia